Cardiopatie congenite, generatore "wireless" fa battere il cuore
Invia impulsi senza fili o tasche. L'intervento al Bambino Gesù
Due 'generatori wireless' per dare energia al cuore e mantenere regolare il battito. Si tratta di pacemaker leadless (senza fili) di nuova generazione che migliorano l'efficienza rispetto ai sistemi tradizionali. L'intervento, il primo di questo tipo eseguito all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è stato realizzato nei giorni scorsi su una giovane donna, di soli 36 kg, nata con una grave forma di cardiopatia (tetralogia di Fallot). La donna aveva avuto diversi episodi di infezioni dei precedenti sistemi di stimolazione del cuore, che prevedono fili (elettrocateteri) e una tasca chirurgica sottocutanea per ospitare il generatore di impulsi. Il pacemaker leadless, grande pochi centimetri, viene posizionato direttamente all'interno del cuore passando da una vena della gamba. Non richiede fili né la creazione di una tasca e, una volta in sede, invia piccoli impulsi elettrici per mantenere il battito regolare e fisiologico. Nel caso specifico, l'équipe ha impiantato due dispositivi: uno nell'atrio destro e uno nel ventricolo destro. Ciò consente una stimolazione coordinata tra atrio e ventricolo, favorendo una migliore tolleranza alle attività quotidiane. La durata della batteria è comparabile a quella dei dispositivi tradizionali (7-10 anni). "Il pacemaker leadless è un micro-device totalmente intracardiaco che si applica sulla parete interna del cuore per garantire una stimolazione adeguata e coerente con l'attività del paziente - precisa Fabrizio Drago, responsabile di Cardiologia e aritmologia, che ha eseguito l'intervento con la sua équipe -. È adatto solo per alcuni casi specifici, ma offre importanti vantaggi: nessun catetere, nessuna tasca chirurgica, maggiore comfort psicologico ed estetico, e un'efficienza paragonabile ai sistemi tradizionali". Il Bambino Gesù, a fronte dell'aumento di bambini nati vivi con cardiopatia congenita che raggiungono l'età adulta (90%), ha istituito l'Unità operativa semplice di Cardiologia del congenito adulto, che nel 2024 ha preso in carico circa 3mila pazienti. Si fonda su un approccio multidisciplinare che integra le competenze di cardiologi clinici, cardiologi interventisti, aritmologi, cardiochirurghi, radiologi, intensivisti, psicologi e altri specialisti.
D.Riva--GdR
