Tornatore, 'il biopic su Cucinelli? Impossibile dirgli di no'
'Brunello, il visionario garbato', in sala dal 9 all'11 dicembre
"All'inizio ho preso le distanze, ero restio, mi sono defilato, ma lui, credetemi riesce sempre ad ottenere quello che vuole, in fondo questo è l'elemento centrale di tutta la sua vita". Così Giuseppe Tornatore al Teatro dell'Opera di Roma racconta in conferenza stampa del perché di 'Brunello, il visionario garbato', biopic dell'imprenditore umanista e filosofo, oggetto del suo nuovo film documentario nelle sale italiane il 9, 10 e 11 dicembre con 01 Distribution. E questo in una sala strapiena, anche di stampa estera, presenti il premio Oscar Nicola Piovani, lo stesso Brunello Cucinelli e Saul Nanni che lo interpreta da giovane. Tornatore ha le sue ragioni: la vita avventurosa e originale del fondatore dell'azienda tessile specializzata nel cachemire, di cui nel film si mostra tutto il naturale carisma, non è nulla a confronto di Brunello Cucinelli in persona, un mattatore durante tutto l'incontro stampa, capace di far proprio il palcoscenico del teatro con grande naturalezza. Basato sulla contaminazione tra documentario e finzione, il film ripercorre i luoghi e i momenti chiave della parabola esistenziale di Cucinelli: dall'infanzia nella campagna umbra in una famiglia di contadini molto povera fino al borgo di Solomeo, trasformato nel simbolo di un capitalismo umanistico. Tra molte testimonianze, immagini d'archivio e ricordi personali, di scena la storia di un singolare imprenditore filosofo che arriva ad un'azienda di fama mondiale pur conservando valori di dignità, bellezza e giustizia sociale. Oggi è al trentatreesimo posto tra i più ricchi d'Italia.
E.Mazza--GdR
