

Calcio: Spalletti, "De Laurentiis? Avrei preferito più umanità"
Il Ct intervistato da Bruno Vespa. 'Mondiali? La squadra c'è'
La qualificazione per i Mondiali 2026 da centrare, Il Napoli e il rapporto con il suo presidente Aurelio De Laurentiis, la pace fatta con Francesco Totti: Luciano Spalletti - la cui autobiografia 'Il paradiso esite... ma quanta fatica' è uscita in questi giorni - ne parla in una intervista con Bruno Vespa in onda questa sera nel programma "Cinque Minuti", dopo il Tg1 e di cui è stata fornita una anticipazione. "Con De Laurentiis è stato un rapporto un po' conflittuale, avrei preferito avesse avuto un po' più di umanità nei miei confronti visto l'impegno che avevo messo - dice parlando della sua esperienza a Napoli e la conquista del terzo scudetto per i partenopei - Niente mi scivola addosso, le vittorie come le sconfitte, io sono fedelissimo a quella che è la mia vita, sia lavorativa sia sentimentale. Non ci siamo più sentiti, ora magari ci sarà l'occasione. Napoli? Nessuna città sa essere così felice e malinconica. Averne visto la felicità è una cosa che mi porterò dietro per sempre". L'Italia va a caccia della qualificazione per i Mondiali 2026 dopo due mancate partecipazioni. Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia le avversarie degli azzurri: "Andiamo con tutta la fiducia possibile - dice Spalletti - Abbiamo davanti un ostacolo come la Norvegia che è attrezzata per rendere difficile la vita a qualsiasi storia calcistica. La squadra c'è? Secondo me la squadra c'è, abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti, sicuramente ho individuato e ricevuto risposte importanti da parte di questi ragazzi che rimarranno grosso modo gli stessi, anche se dobbiamo essere attenti ad aprire a quelli che busseranno alle porte". Spalletti, racconta la chiamata di Gravina e la nomina a ct "Non me lo aspettavo, fu una sorpresa a tutti gli effetti" e del ricordo di Italia-Germania del 1970: 'Pensai di andare a festeggiare con tutti gli amici e chiesi alla mamma di fare una bandiera con i brandelli di tessuti che aveva in casa con la vecchia Singer. La mamma fu bravissima ad accontentarmi in pochi minuti". E poi la pace con Francesco Totti: Mi piaceva pensare che il mio destino fosse affidato alla qualità e ai piedi magici di questo campione - dice il ct - per me averlo riabbracciato, anche se poi due precisazioni le ho dovute fare, ma ormai non si tornerà indietro, resteremo superamici. Io ho fatto sempre tutto in funzione della Roma mai di personale". L'ultima vittoria mondiale è del 2006, siamo forti?, chiede vespa: "Stiamo per diventare forti e lo dobbiamo fare velocemente", conclude Spalletti.
G.Fontana--GdR