

Convegno e concerto per la chiusura del Festival Toscanini
Il 9 luglio a Parma con la Filarmonica diretta da Kristjan Järvi
Una giornata tra musica e riflessione, che unisce la tavola rotonda su Richard Strauss e Toscanini e il concerto serale in Piazza Duomo con la Filarmonica Toscanini, per un viaggio sinfonico che celebra l'eredità toscaniniana e la potenza visionaria della grande musica: accadrà il 9 luglio per la conclusione del Festival Toscanini 2025, dedicato al celebre Maestro, agli autori della sua epoca e ai compositori da lui amati e diretti. Strauss e Toscanini: una tavola rotonda tra storia, interpretazione e visioni a confronto, alle 17 all'APE (Parma Museo), condotta da Enrico Girardi, docente di discipline musicologiche all'Università Cattolica di Milano e critico del Corriere della Sera con interventi di Giangiorgio Satragni, Nicola Montenz, Giancarlo Landini e Laura Cosso, che offriranno prospettive diverse sul complesso e affascinante rapporto tra ArturoToscanini e il repertorio straussiano. L'ingresso è libero e gratuito. Il concerto conclusivo in Piazza Duomo (alle 21.30) vedrà la Filarmonica Arturo Toscanini impegnata in un omaggio a due tra i compositori più cari a Toscanini, con una selezione di pagine orchestrali firmate da Richard Strauss e Richard Wagner. Dai travolgenti "tiri burloni" di Till Eulenspiegels lustige Streiche di Strauss, poema sinfonico tra i più brillanti del compositore, all'intensità dell'Ouverture da Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner, esempio compiuto della cosiddetta "melodia infinita" e dello stile orchestrale wagneriano, capace di unire densità timbrica e continuità espressiva. In chiusura ancora Strauss, con l'ambizioso affresco musicale di Also sprach Zarathustra: una composizione ispirata all'omonima opera di Friedrich Nietzsche, che affronta con forza visionaria temi esistenziali e cosmici, il cui celebre incipit, divenuto iconico grazie al film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, introduce una partitura articolata e densa, tra filosofia e simbolismo. Sul podio l'ex direttore ospite principale della Filarmonica, Kristjan Järvi.
E.Rizzo--GdR