Giornale Roma - Eagles of the Republic, quando un attore si vende alla dittatura

Eagles of the Republic, quando un attore si vende alla dittatura
Eagles of the Republic, quando un attore si vende alla dittatura

Eagles of the Republic, quando un attore si vende alla dittatura

A Cannes il terzo capitolo della trilogia del Cairo di Saleh

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Inizia come una commedia e finisce con i mitra, ma comunque diverte questo terzo capitolo della trilogia sull'Egitto della primavera post-araba dello svedese Tarik Saleh, dal titolo 'The Eagles of Republic', in concorso al Festival di Cannes. Protagonista il bravissimo Fares Fares, una sorta di Lando Buzzanca egiziano e attore feticcio di Saleh, che interpreta George Fahmy, una celebre star egiziana che ha più di qualcosa da nascondere a un regime che, se vuole, può colpire come e quando vuole. Intanto Fahmy non è affatto religioso ed è poi anche separato dalla moglie e vive con una ragazza che potrebbe essere benissimo sua figlia. Una relazione, la sua, da viagra: bellissima la scena quando va a comprare la pillola blu mascherato alla meglio, ma il farmacista non solo lo riconosce, ma gli chiede anche un selfie. Così quando si trova costretto a partecipare a un film di propaganda governativa, appunto 'Eagles of the Republic' accettando di interpretare il presidente al-Sisi in un biopic celebrativa, non può dire di no. Si ritrova cosi improvvisamente immerso nel cuore più oscuro e impenetrabile del potere. Lì conosce la bella moglie del generale che supervisiona la produzione, una donna enigmatica, magnetica e molto pericolosa e soprattutto dell'età giusta. George si lascia travolgere da questa passione, che lo espone più che mai, ma i pericoli arriveranno per lui da qualcosa che non poteva prevedere. Come capitolo finale della trilogia del Cairo, il regista continua con coraggio con le critiche all'élite politica e religiosa dell'Egitto, come aveva già fatto in 'The Nile Hilton Incident' e 'Walad Min Al Janna' (Boy From Heaven).

Eagles of the Republic, quando un attore si vende alla dittatura

P.Romano--GdR