

Binoche, la condanna dì Depardieu frutto della lotta delle donne
"Merito anche di questo festival che ha sempre seguito politica"
"La condanna di oggi a Gerard Depardieu è il frutto di quello che è stato fatto negli ultimi anni anche qui al Festival di Cannes. E questo con la presenza di registe donne, con donne e in particolare in giuria. Da diversi anni Cannes ha fatto molto e il fatto che siamo qui oggi dipende anche da questo. La condanna a Depardieu viene da queste lotte, dal MeeToo e questo grazie a un festival sempre in sintonia con quello che accade oggi". Così Juliette Binoche, presidente di giuria a Cannes, risponde a una domanda sulla condanna inflitta oggi all'attore per aggressione sessuale. "La nostra ondata rivoluzionaria ci ha messo un po' di tempo ad arrivare, ma alla fine è arrivata", ha aggiunto Binoche. L'attrice presiede quest'anno la giuria del festival, composta dall'attrice e regista americana Halle Berry, dalla regista e sceneggiatrice indiana Payal Kapadia, dall'attrice italiana Alba Rohrwacher, dalla scrittrice franco-marocchina Leïla Slimani, dal regista, documentarista e produttore congolese Dieudo Hamadi, dal regista e sceneggiatore coreano Hong Sangsoo, dal regista, sceneggiatore e produttore messicano Carlos Reygadas e dall'attore americano Jeremy Strong.
P.Mancini--GdR