Giornale Roma - Oggi si celebra il lancio del primo satellite italiano, 61 anni fa

Oggi si celebra il lancio del primo satellite italiano, 61 anni fa
Oggi si celebra il lancio del primo satellite italiano, 61 anni fa

Oggi si celebra il lancio del primo satellite italiano, 61 anni fa

Valente, presidente Asi: 'L'Italia è oggi, a tutti gli effetti, una vera potenza spaziale'

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Oggi si celebra il lancio del primo satellite italiano, avvenuto il 16 dicembre 1964 dalla base della Nasa di Wallops Island in Virginia, 61 anni fa: si tratta del San Marco 1, un dispositivo di prova progettato per condurre alcune ricerche sulla densità dell'aria e primo di cinque satelliti. Il progetto San Marco ha fatto diventare l'Italia il quinto Paese a mandare in orbita un proprio satellite dopo Unione Sovietica, Stati Uniti, Regno Unito e Canada, e il terzo a farlo in autonomia con un team interamente composto da italiani. "L'Italia è oggi, a tutti gli effetti, una vera potenza spaziale riconosciuta a livello europeo e internazionale", afferma Teodoro Valente, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, nella cui sede si tiene oggi un evento dedicato in maniera particolare agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, pensato per avvicinare le giovani generazioni al mondo dello spazio e promuovere l'interesse per le materie Stem. "Noi siamo in grado - continua Valente - con le nostre aziende, università e centri di ricerca, di coprire tutti domini dello spazio: dall'Osservazione della Terra all'accesso allo spazio, dalle telecomunicazioni all'esplorazione. E la prima casa sulla Luna per i futuri astronauti sarà costruita proprio qui in Italia. Se non avessimo iniziato l'avventura spaziale, non potremmo utilizzare il Gps, non avremmo la possibilità di eseguire previsioni meteorologiche accurate, non ci sarebbe la Tv satellitare. Noi abbiamo bisogno di menti giovani e appassionate per poter continuare a presidiare quest'area - conclude il presidente Asi - che è oggi e sarà nel futuro una delle più importanti per questo Paese e per il mondo intero".

V.Bellini--GdR