Giornale Roma - Un cocktail di microRNA per indebolire il tumore al cervello

Un cocktail di microRNA per indebolire il tumore al cervello
Un cocktail di microRNA per indebolire il tumore al cervello

Un cocktail di microRNA per indebolire il tumore al cervello

Combinazione di 11 molecole, sviluppato dai ricercatori Iit

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Un cocktail di 11 differenti brevi filamenti di Rna per indebolire i tumori del cervello, come il glioblastoma: è il successo ottenuto in test preclinici da una nuova terapia sviluppata da ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia, i cui risultati sono stati pubblicati in uno studio coordinato da Davide De Pietri Tonelli sulla rivista Molecular Therapy - Nucleic Acids. "A livello internazionale vi sono molti trials clinici con farmaci a Rna, dove però si usa un singolo Rna a cui il tumore può trovare la via per sottrarsi", ha detto De Pietri Tonelli. "Con un cocktail di microRna (o miRna) tale possibilità è ridotta, perché ciascun miRna agisce su più fronti, non lasciando spazio alla cellula tumorale di riprendere la sua attività di crescita". Il cocktail composto da 11 differenti filamenti di miRNA è stato testato su cellule derivate da pazienti e su modelli preclinici dove ha dimostrato la sua efficacia su vari tumori cerebrali come il glioblastoma, uno dei più aggressivi, di cui ne rallenta la crescita fino a renderlo più suscettibile ai farmaci antitumorali. "Attraverso i nostri studi genetici e computazionali abbiamo compreso che questi miRNA collaborano tra loro per impedire al tumore di crescere, bloccando alcune interazioni tra le cellule tumorali e l'ambiente che le circonda", ha aggiunto Silvia Rancati, dell'Iit e prima autrice del lavoro. La stessa strategia potrebbe essere applicata anche ad altri tumori, agendo su meccanismi biologici di adesione e invasione comuni a diversi tipi di cellule cancerose. La tecnica è stata messa a punto dal gruppo del Laboratorio di Neurobiologia dei miRNA dell'Iit, in collaborazione con il Laboratorio di Nanotecnologie per la Medicina di Precisione e il Laboratorio di Chimica Analitica dell'Iit, e inoltre Università di Genova e IRCCS Policlinico San Martino e il supporto di Fondazione Airc, e dovrà ora seguire il percorso di validazione necessario all'utilizzo del composto in medicina.

M.Ferraro--GdR