Al Policlinico di Bari chirurgia 'senza cicatrici' al seno
Tecnica innovativa per donne esposte a rischio tumore
Il Policlinico di Bari ha eseguito, fra le prime volte al sud, un intervento che ha permesso di rimuovere le ghiandole mammarie di una paziente affetta da mutazione genetica Brca senza lasciare cicatrici. L'operazione, definita mastectomia bilaterale profilattica con tecnica endoscopica, è stata effettuata dalla professoressa Angela Gurrado, dell'equipe dell'unità operativa di Chirurgia generale universitaria V. Bonomo. Lo comunica il Policlinico spiegando che "si tratta di una novità importante per le donne portatrici della mutazione genetica, che comporta un rischio molto elevato di sviluppo di alcuni tumori, soprattutto al seno e alle ovaie". In questi casi, infatti, molte pazienti scelgono di sottoporsi a una mastectomia preventiva, cioè all'asportazione delle ghiandole mammarie prima che si sviluppi il tumore, per ridurre il rischio. Mentre la tecnica tradizionale prevede incisioni dirette sul seno, con cicatrici visibili, il nuovo protocollo permette di agire senza tagli, passando dall'ascella. In questo modo, evidenzia il Policinico, "l'asportazione della ghiandola è meno invasiva, le cicatrici sono nascoste e l'aspetto estetico della mammella può essere meglio preservato". Inoltre, grazie alla collaborazione tra chirurghi generali e plastici, è stato possibile eseguire in un unico intervento anche la ricostruzione immediata del seno, eseguita dal professor Michele Maruccia, dell'unità operativa di Chirurgia plastica e ricostruttiva. "I progressi compiuti nella chirurgia senologica al Policlinico di Bari sono il frutto di una collaborazione strutturata tra specialisti di diverse discipline e dell'impegno quotidiano della nostra creast unit - commenta il direttore generale, Antonio Sanguedolce - che sviluppa un percorso clinico dedicato alle singole pazienti offrendo loro soluzioni attente e rispettose anche della loro salute psicofisca anche nel fasi successive all'intervento".
S.Grassi--GdR