

Il Messico vieta delfinari e show con mammiferi marini
Stop all'utilizzo di cetacei negli spettacoli in tutto il Paese
Il Congresso messicano ha approvato una storica riforma della Ley General de Vida Silvestre, vietando l'uso di delfini e altri mammiferi marini in spettacoli, fissi o itineranti, su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo principale delle nuove norme è proteggere questi animali dallo sfruttamento e dall'uso a fini di lucro. La revisione proibisce esplicitamente anche i delfinari. I circa 350 esemplari attualmente in cattività nel Paese, che — secondo i dati del Parlamento — rappresentano l'8% dei delfini in questa situazione a livello globale, dovranno essere trasferiti in recinti marini, abbandonando le vasche e le strutture in cemento. Nel corso del dibattito alla Camera dei deputati è stato ricordato che l'iniziativa è nota come "Legge Mincho" in memoria del delfino con lo stesso nome che, durante uno spettacolo nel 2020, saltò e si schiantò sul cemento, perdendo un occhio. Il provvedimento prevede un periodo di transizione di 18 mesi per le strutture coinvolte, durante i quali dovranno cessare le attività di spettacolo e riconvertirsi, salvaguardando i lavoratori. L'unica eccezione all'uso dei mammiferi marini sarà per attività giustificate da fini di conservazione, recupero, reintroduzione o ripopolamento di specie in pericolo. Jerónimo Sánchez, Direttore generale di Animal Heroes, una delle associazioni promotrici della legge, ha affermato: "La legge Mincho è una vittoria della ragione, della scienza e dell'empatia. Il Messico ha compiuto un passo deciso per lasciarsi alle spalle pratiche che perpetuano la sofferenza animale camuffata da intrattenimento".
P.Romano--GdR