Ex Ilva: sindaco Novi a Urso, si riconvochi tavolo di crisi
Prosegue presidio lavoratori a varco merci nell'Alessandrino
"Ho chiesto al ministro Adolfo Urso se, a fronte dei presidi attualmente in atto negli stabilimenti, il governo intenda riconvocare il tavolo di crisi a Palazzo Chigi, condizione che i sindacati ritengono necessaria per la sospensione delle manifestazioni. Ha risposto che si confronterà con gli altri esponenti del Governo, chiarendo che, una volta concluse tali verifiche, la riconvocazione del tavolo sarà naturale". Lo scrive, in una nota, Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure (Alessandria), intervenuto al videocollegamento tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e le istituzioni territoriali piemontesi sul futuro dell'ex Ilva. Il primo cittadino ha poi sottolineato "l'importanza di assicurare la presenza dello Stato in questa fase transitoria. Urso ha confermato lo stanziamento di 128 milioni di euro nell'ultimo decreto e ha aggiunto che, a causa delle restrizioni europee, al momento non è possibile prevedere ulteriori risorse. Tuttavia, ha precisato che, se in futuro fosse richiesto o ritenuto necessario l'intervento dello Stato ci sarà". Intanto, come fa sapere Maurizio Cantello (Fiom Cgil), continua il presidio permanente all'ingresso merci dello stabilimento di strada Bosco Marengo, iniziato il 2 dicembre. "La presenza è buona - precisa - Finora, tra cassintegrati e lavoratori liberi dai turni, è garantita la presenza costante di una trentina di persone".
S.Esposito--GdR