L''ingegnere della natura', castori crescono nel Tarvisiano
Nel 2018 primo arrivo dall'Austria in Fvg. Mancava da 450 anni
Lo definiscono "ingegnere della natura", per la sua abilità nel plasmare il territorio e nel deviare il corso dei fiumi grazie alla sua eccezionale capacità di costruire dighe e scavare tane. Il castoro, uno dei più grandi roditori europei, si prende la scena nella foresta di Tarvisio (Udine): non solo perché il numero di individui presenti, dal suo ritorno nel 2018, è cresciuto (oggi se ne contano 6), ma anche perché la sua presenza favorisce la creazione di nuove zone umide e il ritorno di altre specie di grande interesse conservazionistico come lontre, libellule, alcune specie di pesci, anfibi, rettili e invertebrati, ad esempio il gambero di torrente. Risale al 2018 la scoperta della presenza di un castoro, proveniente dall'Austria, dopo 450 anni di assenza. L'animale è immigrato dalla vicina Carinzia, risalendo il fiume Gail, poi Gailitz, Slizza e infine il Rio Bianco, per giungere infine nella valle dei Laghi di Fusine, dove si è stabilito. Il ritorno del castoro è visto positivamente dagli esperti perché questa specie apporta benefici ecologici e ambientali, contribuisce a ridurre l'inquinamento e favorire l'incremento della biodiversità, anche se la sua attività di costruzione di dighe può creare problemi locali al deflusso delle acque e piccoli allagamenti.
P.Romano--GdR