

Frena la componentistica auto, arrivo dei cinesi un'opportunità
Cresce il pessimismo, timori per i dazi. Più diversificazione
Le imprese della componentistica auto sono in difficoltà: dopo tre anni si ferma la crescita dei ricavi, in calo del 6%, e le previsioni per il 2025 sono all'insegna del pessimismo in termini di fatturato, ordinativi, occupazione e investimenti. Aumentano i timori per l'introduzione dei dazi, mentre cresce l'attenzione verso l'ingresso delle case cinesi in Europa, con la possibile apertura di nuovi stabilimenti, considerata di alta rilevanza dal 52% delle aziende (il 39% lo scorso anno). È questo il quadro che emerge dalla nuova edizione dell'Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui servizi per la mobilità, indagine realizzata ogni anno dalla Camera di commercio di Torino e dall'Anfia. Dallo studio, presentato al Museo dell'Automobile di Torino, emerge che il fatturato delle imprese della componentistica è in calo del 6% a livello italiano e del 5,6% in Piemonte, dove però si riscontra una riduzione più marcata degli addetti (-2,4%). Risultati migliori solo per motorsport e aftermarket. I dazi preoccupano il 47% delle imprese rispetto al 32% della rilevazione precedente, e sono sempre di più le imprese che puntano sulla diversificazione in settori diversi dall'automotive. Si è assestata la quota di aziende che dichiara di avere Stellantis o Iveco nel portafoglio clienti: oggi è pari al 68,6% mentre in passato ha spesso superato il 70%. "Dobbiamo riprenderci la leadership europea nell'ambito della transizione energetica e, per farlo, quest'ultima deve cambiare percorso. La formula attuale, che segue un approccio mono-tecnologico centrato sull'elettrico sta danneggiando i componentisti europei, i cui prodotti coprono all'incirca il 60% del contenuto tecnologico dei veicoli Ice prodotti in Ue, ma solo il 40% circa quando si tratta di veicoli elettrici, con il rischio, secondo Clepa, di perdere fino al 23% del valore aggiunto al 2030" spiega Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia. Nel 2024 le imprese della componentistica automotive nazionale sono 2.134 con 168.000 addetti e un fatturato annuale direttamente riconducibile al settore di circa 55,5 miliardi di euro. Il Piemonte conta 717 imprese e rappresenta il 33,6% del totale nazionale.
L.Pagani--GdR