

L'Italia risponde alla Ue sul Golden Power
Portavoce: 'Commissione valuterà e deciderà prossimi passi'
L'Italia scrive alla Ue e respinge le critiche ai suoi 'poteri speciali' che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha utilizzato sull'operazione UniCredit-Banco Bpm. E' quanto riferito da persone informate sulla questione all'agenzia Bloomberg. "La Commissione valuterà ora la risposta dell'Italia e prenderà in considerazione i prossimi passi" ha dichiarato a Bloomberg la portavoce Lea Zuber. A luglio Bruxelles aveva inviato all'Italia un parere preliminare in cui solleva dubbi di compatibilità con il diritto dell'Unione, aprendo a un potenziale contenzioso formale. "Un portavoce del governo - riferisce Bloomberg - non ha voluto commentare". Il 'braccio di ferro' con la Ue è in corso da circa tre mesi e nel frattempo, il 22 luglio scorso, UniCredit ha annunciato il ritiro dell'offerta per Banco Bpm. "Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di Bpm, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito" aveva spiegato Unicredit, precisando che "pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il Tar, la Dg Comp dell'Unione Europea e il Governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione Golden Power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi dalla Consob". L'indagine dell'Ue però continua e tra i "passi successivi" potrebbe esserci un procedimento formale di infrazione contro l'Italia per violazione del diritto comunitario. La "resistenza politica al consolidamento bancario" non è una peculiarità italiana, Bloomberg ricorda infatti che l'opposizione del governo è emersa come un ostacolo anche in Spagna, dove Bbva sta cercando di acquisire il rivale Banco Sabadell.
S.Esposito--GdR