

Ex Ilva, Salis 'valuteremo con equilibrio dopo 4 settembre'
Tema ancora in aula rossa con un art. 55 e un ordine del giorno
Il tema del piano di decarbonizzazione dell'ex Ilva - con la prospettiva della costruzione di quattro forni elettrici di cui a Cornigliano - torna al centro del consiglio comunale di Genova. Dopo il dibattito animato la settimana scorsa dalla minoranza oggi la questione è stata affrontata con un altro "articolo 55" ma della maggioranza, seguito da un ordine del giorno, ancora dell'opposizione. La sindaca Silvia Salis, nel suo intervento, ha ribadito l'importanza dell'appuntamento fissato per il quattro settembre dal ministro Adolfo Urso a Genova con le istituzioni locali e le parti sociali. "Come sindaca farà delle domande e vorrò delle risposte per questa città, risposte tecniche, scientifiche e a livello di ricadute occupazionali, dopodiché tireremo una riga, valuteremo con equilibrio e coscienza quella che sarà la decisione più giusta per la città, senza dire sì all'industria a ogni costo ma neppure no come partito preso. Ma non aspettatevi da me posizioni, adesso, a prescindere da quello che sarà il piano industriale, l'investimento, il player industriale e la ricaduta ambientale". Un intervento, quello di Salis, definito "pragmatico" e "di buon senso" dall'opposizione, con il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi e quello del Misto Sergio Gambino che in un gioco delle parti hanno voluto sottolineare come la posizione della sindaca fosse più "equilibrata" rispetto al resto del centrosinistra che, invece, ha votato contro l'ordine del giorno presentato. Il documento, illustrato dalla capogruppo di Fdi Alessandra Bianchi, impegnava la sindaca e la giunta a farsi parte garante delle associazioni di categoria, dei rappresentanti del territorio e delle "Donne di Cornigliano", tutti soggetti, di base, contrari all'installazione del forno elettrico.
C.Gatti--GdR