

Un investitore per Crik Crok, via a concordato preventivo
Ossani ringrazia i lavoratori, ora il rilancio
Arriva un investitore per il marchio Crik Crok e la società avvia il concordato preventivo "al fine di favorire e proteggere la continuità aziendale". Lo annuncia in una nota la presidente della società Francesca Ossani dopo l'allarme arrivato nei giorni scorsi dai sindacati Fai, Flai e Uila che affermavano: "continuiamo ad agire con determinazione per difendere i diritti, i salari e la dignità di tutte le persone coinvolte. Abbiamo sostenuto ogni tentativo di salvaguardia con serietà e rispetto, ma oggi è necessario un cambio di passo da parte di tutti i soggetti istituzionali e aziendali". "Desideriamo ringraziare i sindacati che, con grande serietà e rispetto, ci hanno accompagnato e sostenuto in questi anni difficili. Il mio grazie più grande va a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Crik Crok - afferma Ossani - che non hanno mai smesso di credere nell'azienda e nel valore del nostro marchio anche nei momenti più bui. Purtroppo, il sogno di riportare Crik Crok al ruolo che merita si è scontrato con eventi straordinari che nessuno avrebbe potuto immaginare: la pandemia, che ha fermato il mondo intero, e la crisi energetica, che ha fatto esplodere i costi in modo insostenibile, con bollette passate da 60 mila a 500 mila euro al mese, mettendo in seria difficoltà la sostenibilità dell'azienda. In questi anni non ho mai smesso di cercare soluzioni per tutelare il valore del brand e, soprattutto, per garantire i posti di lavoro.- continua Francesca Ossani - In otto anni, ho sempre onorato il mio impegno verso i dipendenti, pagando ogni stipendio fino ad oggi, perché per me loro non sono solo 'numeri': sono persone, famiglie, volti che ogni giorno hanno dato tutto per l'azienda". Quindi si spiega che "Oggi, finalmente, un investitore solido e affidabile ha scelto di credere in Crik Crok, dimostrando la volontà di rilanciare l'azienda scommettendo sul futuro di questo marchio storico ed al fine di favorire e proteggere la continuità aziendale si è fatto ricorso alla apposita procedura di concordato preventivo".
C.Ricci--GdR